La Realtà Virtuale può ALLEVIARE IL DOLORE nei pazienti oncologici: ecco i risultati di uno studio americano

La Realtà Virtuale può ALLEVIARE IL DOLORE nei pazienti oncologici: ecco i risultati di uno studio americano

Quando si parla di realtà virtuale, molti pensano subito ai videogiochi. Certamente i giochi hanno un ruolo importante, ma la VR ha mille altri usi e noi di TopVR abbiamo proprio questa missione: raccontare l'”altra” realtà virtuale. Ecco perché siamo felici di presentarvi questo studio secondo cui la realtà virtuale può essere d’aiuto per alleviare il dolore nei pazienti oncologici. Un recente studio pubblicato sulla rivista “Cancer” ha messo in luce come una breve immersione in un ambiente di realtà virtuale possa ridurre significativamente il dolore in pazienti ricoverati per cancro. Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento del dolore, affiancando e potenzialmente riducendo la dipendenza dai farmaci analgesici tradizionali.

L’esperimento e i risultati promettenti

Lo studio in questione ha coinvolto 128 pazienti, di età compresa tra i 25 e gli 86 anni, ricoverati in un ospedale di Washington (USA). Tutti i partecipanti soffrivano di dolori da moderati a gravi, causati dalla loro malattia o dalle terapie in corso. La maggior parte di questi pazienti era già in trattamento con farmaci oppioidi.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi:

  • Il primo gruppo ha sperimentato una sessione di realtà virtuale, immergendosi in scenari rilassanti come boschi e spiagge, accompagnati da suoni naturali come il cinguettio degli uccelli e il fruscio delle onde.
  • Il secondo gruppo ha ricevuto una terapia di distrazione più tradizionale, consistente nella visione di immagini naturali su un tablet, con musica di sottofondo.

I risultati sono stati sorprendenti: tutti i pazienti hanno riportato una riduzione del dolore, ma l’effetto è stato molto più marcato nei partecipanti che hanno utilizzato la realtà virtuale. Inoltre, questo beneficio si è mantenuto anche 24 ore dopo l’esperienza.

Un’alternativa alla Terapia del Dolore tradizionale

Tradizionalmente, il trattamento del dolore nei pazienti oncologici si basa principalmente sull’uso di farmaci analgesici, inclusi gli oppioidi. Tuttavia, le linee guida di molte società scientifiche raccomandano anche l’uso di approcci non farmacologici per gestire il dolore. La realtà virtuale si inserisce in questo contesto come una tecnologia in rapido sviluppo che offre una nuova modalità di distrazione dal dolore.
Gli autori dello studio spiegano che la realtà virtuale può ridurre la percezione del dolore diminuendo il livello di attenzione agli stimoli dolorosi e sopprimendo la trasmissione delle sensazioni dolorose alla corteccia cerebrale. In altre parole, l’immersione in un ambiente virtuale piacevole e rilassante può temporaneamente distogliere la mente dal dolore fisico, offrendo un sollievo significativo.

I Limiti dello Studio e le Prospettive Future

Nonostante i risultati promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni. Il campione di pazienti è relativamente piccolo e i risultati si basano sulle dichiarazioni soggettive dei partecipanti, anziché su misurazioni oggettive uniformi per tutti. Inoltre, tutti i pazienti stavano già ricevendo analgesici oppiacei, il che potrebbe aver influenzato i risultati.

Per validare ulteriormente questi dati, sono necessarie ulteriori ricerche su campioni più ampi di pazienti, inclusi quelli non ospedalizzati e provenienti da altri centri. Sarà inoltre fondamentale determinare il “dosaggio” ottimale della realtà virtuale, ossia quanti minuti di immersione sono necessari per ottenere il massimo beneficio. Infine, sarà importante valutare l’efficacia dell’uso ripetuto nel tempo e l’impatto che questa tecnologia potrebbe avere sulla gestione farmacologica del dolore.

Certamente, però, l’integrazione della realtà virtuale come strumento per la gestione del dolore nei pazienti oncologici rappresenta una promettente frontiera nel campo della medicina. Se ulteriori studi confermeranno l’efficacia di questa tecnologia, potremmo assistere a un cambiamento significativo nel modo in cui il dolore viene trattato, riducendo la dipendenza dai farmaci e migliorando la qualità della vita dei pazienti. Speriamo. Poi certo, la vera speranza è che non serva una terapia del dolore per i malati oncologici perché la speranza è che prima o poi si riesca a sconfiggere proprio la malattia stessa.

Foto: CopilotAI

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