In sala operatoria con bisturi e visore: grazie al Vision Pro, cambia il futuro della chirurgia
Siamo all’inizio di una rivoluzione nella chirurgia grazie all’uso della realtà aumentata sfruttabile con dei visori. In particolare è grazie al Vision Pro se stiamo facendo passi da gigante in questo senso: i visori entrano in sala operatoria e stanno dimostrando un potenziale enorme. Altro che visori solo per l’intrattenimento, i giochi e la realtà virtuale un po’ fine a sé stessa. Vediamo cosa sta succedendo.
Indice
La nuova chirurgia grazie al Vision Pro
Al cuore della rivoluzione portata dal Vision Pro c’è la sua capacità di trasformare l’esperienza chirurgica. La visione immersiva ad alta risoluzione offre ai chirurghi una prospettiva senza precedenti del campo operatorio, permettendo loro di operare con una precisione e una sicurezza mai viste prima. La sovrapposizione di immagini mediche come TAC e radiografie direttamente sul campo visivo elimina la necessità di distogliere lo sguardo dal paziente e dagli strumenti, migliorando la concentrazione e l’efficienza.
In India si è già usato per oltre 30 operazioni
In India, il GEM Hospital di Chennai ha già utilizzato Vision Pro per oltre 30 interventi laparoscopici, quelli chiamati “chirurgia del buco della serratura” (“Keyhole surgery”). Interventi di alta precisione come la chirurgia della cistifellea, fistole, ernie e persino cancro allo stomaco. I risultati ottenuti dimostrano la validità di questa tecnologia nel migliorare l’esito degli interventi e ridurre i rischi per i pazienti. È stato proprio il COO del GEM Hospitals e gastroenterologo chirurgico, Dr. R. Parthasarathy, ad aver fatto più uso del Vision Pro:
«Non c’è ritardo nella trasmissione. Ho avuto una visione migliore ed ero connesso al mondo reale. Inoltre, se voglio visualizzare una tomografia computerizzata, posso vederla contemporaneamente nel dispositivo stesso, visualizzata accanto allo schermo della sala di chirurgia. Questo aiuta a evitare che il chirurgo giri la testa per guardare monitor diversi, il che potrebbe interrompere l’intervento chirurgico, se non addirittura distrarre».
Successo anche in Italia
Anche l’Italia è all’avanguardia in questo senso visto che l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Rodolico-San Marco” di Catania ha impiegato il visore per due interventi chirurgici agli occhi: sono stati i primi al mondo a farlo usando con questa tecnologia. La precisione e la facilità d’uso del Vision Pro hanno permesso agli oculisti di eseguire interventi di oftalmoplastica con risultati eccellenti, aprendo la strada a nuove possibilità terapeutiche.
Gli interventi sono stati realizzati dall’equipe diretta da Teresio Avitabile e realizzati dagli oculisti Andrea Russo e Matteo Orione. Si è trattato di una “correzione entropion della palpebra inferiore” e di una “blefaroplastica curativa” su due pazienti affetti da patologie dell’occhio piuttosto comuni. Sono interventi che di solito si svolgono a occhio nudo, ma grazie al visore gli oculisti hanno potuto scattare foto e video in 3D, permettendo di averli a disposizione in uno schermo virtuale e gestibili con un semplice gesto della mano senza dover toccare alcunché, rimanendo dunque totalmente sterili.
L’esperimento è stato possibile anche perché si è tratta di operazioni di routine.
E poi c’è Londra
L’India, l’Italia, ma anche tante altre parti del mondo. Ad esempio, al Cromwell Hospital di Londra avevano usato il Vision Pro in due interventi chirurgici alla colonna vertebrale, ma questa volta non è stato il chirurgo a indossarli, bensì l’infermiera che poteva così monitorare i progressi dell’intervento.
Collaborazione e formazione senza confini
L’uso di Vision Pro in chirurgia è molto utile per quanto già visto ma non solo perché permette anche di registrare le operazioni, mostrare in diretta cosa sta accadendo a colleghi e agli studenti di medicina che così possono vedere una vera operazione da una posizione altrimenti impossibile, è utile per i trial. Abbatte anche le barriere geografiche perché facilita la collaborazione tra professionisti in tempo reale dislocati anche in varie parti del mondo: attraverso chiamate FaceTime, i chirurghi possono consultare esperti in remoto durante gli interventi, ottenendo un secondo parere o un’assistenza immediata. Questa funzione si rivela particolarmente utile in situazioni complesse o in contesti dove l’accesso a specialisti di alto livello è limitato.
Siamo solo all’inizio
Apple, in collaborazione con Stryker, sta sviluppando l’app myMako per Vision Pro, dedicata alla pianificazione chirurgica 3D di interventi di sostituzione dell’anca e del ginocchio. Questa applicazione permetterà ai chirurghi di creare modelli 3D personalizzati dell’anatomia del paziente, facilitando la pianificazione precisa degli interventi e migliorando i risultati post-operatori.
Non è l’unico caso. Diverse aziende stanno inoltre investendo nella creazione di app per la formazione medica in svariate specialità. Queste applicazioni sfrutteranno le potenzialità di Vision Pro per offrire esperienze di apprendimento immersive e interattive, rivoluzionando il modo in cui i futuri medici vengono formati.
Apple vede in Vision Pro un catalizzatore per il futuro della medicina, con il potenziale di trasformare la formazione clinica, la pianificazione chirurgica, l’imaging medico e la salute comportamentale. La sua capacità di migliorare l’accuratezza diagnostica, facilitare la collaborazione tra professionisti e promuovere la formazione rende questo strumento prezioso un vero e proprio game-changer nel panorama medico.
Foto: Michael Berdyugin (Pexels)
© Riproduzione riservata.