Se Freud vivesse oggi, userebbe un visore: Ecco la PSICOLOGIA DIGITALE VR e come funziona con IDEGO

Se Freud vivesse oggi, userebbe un visore: Ecco la PSICOLOGIA DIGITALE VR e come funziona con IDEGO

Per molti tradizionalisti l’uso della realtà virtuale in psicologia potrebbe sembrare un’eresia, ma in fondo tutte le innovazioni sono state delle eresie all’inizio. E questo vale anche per la psicologia: la psicanalisi di Freud all’inizio era molto criticata, e per rimanere agli ultimi anni, i primi a usare l’EMDR venivano visti con circospezione, come se stessero offendendo l’idea stessa di psicologia. Lo stesso accade oggi con la realtà virtuale e la cosiddetta Psicologia Digitale che invece si sta diffondendo sempre di più all’estero e che ora sta arrivando anche da noi grazie a IDEGO. Vediamo meglio come funziona.

Cos’è IDEGO

IDEGO è una azienda che nasce a Roma nel 2016 da una idea di Simone Barbato e Lorenzo Di Natale e sin dall’inizio si pone come obiettivo quello di portare la VR nelle sedute psicologiche. Un obiettivo ambizioso per aggiornare la cultura psicologica italiana grazie all’impiego della realtà virtuale nelle sedute di psicoterapia che all’estero godevano già di una discreta credibilità scientifica e pratica quotidiana. Sono stati dei precursori e oggi si pongono come società leader in questo campo.

Non è una scuola di psicoterapia, ma una società che può aiutare psicologi e psichiatri specializzati in psicoterapia ad avere risultati migliori attraverso l’uso della VR. Al momento, non si rivolgono a coach, counselor o altre figure simili.

Come funziona IDEGO per i professionisti

Gli psicologi che vogliono usare la realtà virtuale con i protocolli di IDEGO devono partecipare alla loro Masterclass di alta formazione di due giorni. Il corso è online e in questo viene spiegata l’utilità della VR per la terapia e gli psicologi apprendono l’uso delle app di Realtà Virtuale proprietarie di IDEGO sviluppate direttamente dai loro programmatori. È un programma pensato per chi vuole offrire da subito nuovi servizi ai propri pazienti.
Iscrivendosi al corso, gli psicologi hanno la licenza annuale per utilizzare queste app, i manuali d’uso, le linee guida di utilizzo che stanno validando insieme a Enti di Ricerca e Università, quali Uni Cagliari, Università Statale di Milano e Università di Cassino, e l’assistenza tecnica. Inoltre, forniscono dei video che i professionisti possono usare per fare assessment coi pazienti prima di immergerli nella VR.

I corsi sono online e per parteciparvi è necessario avere un Meta Quest 2 o un Meta Quest 3 (se lo psicologo che vuole partecipare non ce l’avesse, può acquistarlo usufruendo di un buono sconto della stessa IDEGO).

Come funziona IDEGO per i pazienti

IDEGO non fa terapia, ma istruisce gli psicologi ad usare la VR con i loro pazienti. In questo caso, gli psicologi potranno usare i video di IDEGO per spiegare e introdurre la VR con i loro pazienti e poi, usando le loro app, potranno inserire l’uso del visore durante la terapia. Il tutto è a discrezione del terapeuta che potrà scegliere la durata dell’uso del visore durante la seduta, da uno spazio temporale minimo a uno più ampio. Tendenzialmente comunque, può essere di circa 15-20 minuti.

Se cerchi uno psicologo che usa la realtà virtuale puoi cercarlo nell’elenco sul sito di IDEGO a questo link.

Per chi non è indicata la Psicologia VR

IDEGO spiega che gli psicologi possono usare la VR anche con i bambini, mentre non è consigliata a pazienti con sintomi attivi della schizofrenia, o qualsiasi condizioni in cui ci sia una alterazione della coscienza o dell’esame di realtà.

Le app terapeutiche di IDEGO

Il protocollo terapeutico di IDEGO non usa app di terzi, ma delle app che hanno sviluppato in modo diretto con l’ausilio di professionisti esperti in CBT che nasce dalla terapia cognitivo-comportamentale tradizionale. Semestralmente vengono rilasciati aggiornamenti delle app esistenti o nuove app ancora più efficaci. Oltre a queste, valide per tutti, IDEGO realizza anche app su misura a seconda delle esigenze dei clienti.

La VR può essere utilizzata per trattare molte problematiche psicologiche, dalle fobie specifiche (claustrofobia, paura delle altezze,  oofobie, paura di guidare, paura di volare), ai DCA, al doc, al post traumatico da stress e via discorrendo. Questi possono essere trattati attraverso le app che al momento sono:

  • Klover (Claustrofobia)
  • Medicare (Paura dei medici e degli ospedali)
  • Zoophobia (Paura di animali e insetti)
  • Akron (Paura delle altezze)
  • Driver (Paura di guidare)
  • Avion (Paura di volare)
  • CD (Abilità Sociale)
  • Serenity (Rilassamento)

Insomma, ormai la realtà virtuale non è più un ambito per pochi, e non è più soltanto giochi o una cosa da mal di mare o mal di testa. La realtà virtuale è una tecnologia destinata a cambiare le nostre vite in meglio, e se viene usata dagli studenti di medicina, dai medici per fare operazioni, o dagli addestratori di aerei o altro, ora può essere usata anche per trattare alcuni disturbi psicologici. Ben vengano società come IDEGO, ed è solo l’inizio.

Foto: IDEGO

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