A Carro nasce il “CASA PAGANINI EXPERIENCE” in VR dedicato a Niccolò Paganini (e potremo suonare con lui)
«Paganini non ripete», dice il detto, ma grazie alla realtà virtuale ripeterà eccome. La città di Carro, patria degli avi di Niccolò Paganini e sede del rinomato Festival Paganiniano, infatti, si prepara a realizzare un’esperienza musicale senza precedenti grazie alla realtà virtuale. Un innovativo progetto di rigenerazione, finanziato dal Ministero della Cultura con 1,6 milioni di euro, trasformerà l’ex casa degli avi del Maestro (quello che fino a poco tempo fa era il Museo Mineralogico) in un museo immersivo chiamato “Casa Paganini Experience”.
Il progetto sarà realizzato nell’ambito del PNRR Attrattività dei Borghi Storici.
Indice
Un museo all’avanguardia
Al centro di questa esperienza unica ci sarà la tecnologia all’avanguardia. Grazie a una piattaforma VR sviluppata da At media, i visitatori potranno indossare visori e impugnare un violino virtuale per immergersi completamente nella musica di Paganini. Diventare Paganini, anche solo per un momento, sarà possibile grazie a simulazioni realistiche che riprodurranno i movimenti e le tecniche del grande violinista. Oltre alla realtà virtuale, “Casa Paganini Experience” offrirà un percorso multimediale completo per conoscere la vita e l’arte del Maestro. Installazioni immersive, ricostruzioni storiche e contenuti digitali interattivi guideranno i visitatori attraverso un viaggio nel tempo e nella musica.
Come sarà organizzato il “Casa Paganini Experience”
La struttura, in via Niccolò Paganini 1, è suddivisa su 4 piani e offrirà a visitatori e comunità un luogo non solo di approfondimento culturale altamente innovativo ma anche di incontro e socializzazione nel quale poter condividere e coltivare la propria passione per la musica. Oltre al piano terra, area mediatica dedicata a Carro ed al suo territorio arricchita da un archivio storico digitale di libero accesso, ed al primo piano, percorso museale e cuore pulsante di Casa Paganini, la struttura si completa con un’area ristoro arricchita da spazio esterno e, al terzo piano, con una sala della musica che verrà messa a disposizione dei musicisti.
Il percorso museale offrirà al pubblico un mix di informazione ed experience con diverse tipologie di attività. Il tour vedrà un susseguirsi di pannelli informativi sulla vita e sulla musica di Niccolò Paganini, implementati tramite applicativo dedicato con diverse soluzioni di approfondimento: contenuti testuali, immagini, documenti dell’epoca e vari tra aneddoti e curiosità che il visitatore potrà scoprire direttamente dall’avatar del violinista sfruttando la tecnologia di realtà aumentata.
Perché si dice “Paganini non ripete”
Nel 1825, Niccolò Paganini si esibì davanti al re Carlo Felice di Savoia e tutto andava a meraviglia, come suo solito, finché non accadde un imprevisto: alcune corde del violino si ruppero. Il musicista, però, continuò a suonare, impassibile, mentre il pubblico non si accorse di nulla e assisteva entusiasta alla sua esibizione riempiendolo di applausi. Anche il re era colpito dalla sua arte e mandò un cortigiano a chiedergli di ripetere un brano che aveva particolarmente apprezzato. Tuttavia, il messaggero, dimenticando le buone maniere, gli intimò bruscamente: «A venta repliché!» («bisogna ripetere»).
Di fronte a tale comando, l’artista rispose serenamente: «Paganini non ripete».
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