Witchblood, gemma dell’Oculus Rift, torna su Meta Quest (in esclusiva) in realtà mista sfruttando il passthrough
Era il 2017 quando Witchblood fece la sua prima apparizione nel mondo dei videogiochi dimostrando che l’Oculus Rift era capace di grandi cose. Ora il celebre action-platformer è pronto a fare il suo ritorno in realtà mista su Meta Quest. L’uscita è prevista per il 18 luglio, come annunciato da Hidden Path Entertainment. Witchblood sarà disponibile su Meta Quest 2, 3 e Pro, portando con sé una nuova dimensione di gioco.
Indice
È tempo di tornare nel mondo magico
Hidden Path Entertainment, la società che sviluppò Witchblood nel 2017, lo descrive come un gioco carico di fascino e cuore, che ricorda i classici amati dal pubblico. La trama segue una giovane strega che deve padroneggiare nuovi poteri dopo la morte del padre, ucciso da un fanatico. Attraversando paesaggi mistici e risolvendo enigmi, la protagonista dovrà sconfiggere un culto oppressivo e creature pericolose per svelare i misteri delle sue origini e reclamare il potere che le spetta di diritto.
Witchblood è un tipico Metroidvania: il giocatore controlla il personaggio principale in uno stile side-scrolling, navigando attraverso un labirinto di foreste, case e castelli. Man mano che si acquisiscono nuove abilità, si sbloccano aree precedentemente inaccessibili del mondo di gioco. Il mondo di Witchblood appare come diorami 3D (il diorama è un’ambientazione in scala ridotta che ricrea scene di vario genere) che si possono esplorare con maggior dettaglio grazie alla possibilità di avvicinarsi e osservare da vicino.
La nuova versione per Quest supporta per la prima volta il passthrough, permettendo ai giocatori di mantenere un occhio sul mondo reale mentre giocano. Il gioco offre oltre 6 ore di esplorazione e combattimento, con centinaia di stanze da scoprire, 40 aggiornamenti e quattro livelli di difficoltà.
I giocatori possono preordinare Witchblood ora dal Quest Store o aggiungerlo alla loro lista dei desideri.
Siamo già all’effetto nostalgia?
Witchblood è stato rilasciato nell’estate del 2017, esclusivamente per Samsung Gear VR, Oculus Rift e successivamente Oculus Go. Chi ha avuto l’opportunità di giocarlo all’epoca conserva ancora vividi ricordi dell’esperienza. La fluidità del platform e dei combattimenti ha catturato molti fin dal primo minuto, mantenendo alto l’interesse grazie agli aggiornamenti del personaggio. Questo rende l’idea di rigiocare Witchblood su un visore VR moderno particolarmente allettante.
Il fatto che vecchie gemme del VR vengano rielaborate per Quest e preservate per la posterità è una grande notizia per gli appassionati del genere e questi giochi non solo offrono un tuffo nella nostalgia, ma rappresentano anche un’opportunità per una nuova generazione di giocatori di scoprire e apprezzare titoli che hanno fatto la storia del VR.
Che poi siamo già all’effetto nostalgia in un mondo, quello della realtà virtuale, che per antonomasia dovrebbe essere super creativo e innovativo, questo è un altro discorso…
…o forse siamo allo sviluppo 2.0
Il ritorno di Witchblood su Meta Quest è un esempio di come i giochi VR possano evolversi e adattarsi alle nuove tecnologie, offrendo esperienze di gioco migliorate e più immersive. Questo titolo, con il suo mix di esplorazione, combattimento e risoluzione di enigmi, rappresenta un punto di riferimento per i giochi Metroidvania in VR. L’aggiornamento per Quest, con il supporto per la realtà mista, aggiunge una nuova dimensione al gioco, permettendo ai giocatori di immergersi ancora di più nel mondo di Witchblood senza perdere il contatto con la realtà circostante. Questa caratteristica, unita alla già affascinante estetica dei diorami 3D, promette di offrire un’esperienza di gioco unica e coinvolgente.
E questo forse dimostra come siamo di fronte a una fase 2 del mondo dei giochi VR. Se è vero che molti stanno esplorando nuove opportunità e la capacità di sviluppare giochi tripla A in VR (che sia in standalone o per PSVR o PCVR), è anche vero che questo mondo va così veloce che ciò che era innovativo nel 2020 oggi è preistoria perché la tecnologia ha fatto passi da giganti. Sono passati appena pochi anni ma è cambiato tutto.
Che poi è sempre stato così. Anche nel mondo delle console vengono realizzate le nuove versioni. Quanti giochi per PS5 sono in realtà delle versioni migliorate di giochi della PS3 e della PS4?
Quindi, ben venga il ritorno di giochi del Rift che oggi sono impossibili da giocare per chi ha il Quest 3. Quindi, speriamo che Witchblood sia solo l’inizio.
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